È successo qualcosa di miracoloso sotto il cielo del nostro stivale: i partiti anticamente ostili si ritrovano tutti nello stesso governo, i sindacati scoprono legami di amicizia con Renato Brunetta, il contestato Luigi Di Maio è diventato parte del “Governo dei migliori” e persino gli odiati DPCM e le chiusure domenicali adesso hanno un sapore diverso. Il ponte sullo stretto non è più una priorità da crisi di Governo e il MES non è nemmeno tra gli argomenti della bouvette.


Sembravamo un Paese paralizzato e bloccato sotto il peso dei contrasti e adesso persino i talk show serali sembrano conversazioni da salotto con scambio di gentilezze e cortesie. Insomma: un vero miracolo!


Ma a che cosa dobbiamo questo intervento miracoloso? I più antichi tra di noi ricordano il signor Bonaventura, personaggio di vignette che concludeva ogni storia con “un milione”. Quel milione era la soluzione a tutti i suoi problemi.
E così anche per il nostro Paese. Contrasti, pretese, sospetti, pregiudizi, sono tutti svaniti e persino il colore dei partiti, dal rosso al nero, al verde, al giallo, all’azzurro, sono sbiaditi di fronte al più “forte” dei colori, quello dei soldi.
L’Europa ci inonderà di centinaia di milioni di Euro. Poco importa che si tratti di soldi nostri, gli stessi che versiamo cospicuamente nelle casse dell’Unione. E importa ancora meno che una parte notevole servirà ad accrescere il nostro “debito pubblico”.


Sarà per questo che viene chiamato “next generation”, perché noi potremo beneficiare di quelle somme cospicue e generose e il conto dovranno pagarlo le prossime generazioni.
Ma che importa: cogliamo l’attimo e qualcuno un giorno pagherà.