Di Alfio Franco Vinci

Quello della legittima difesa è una norma di tutela e garanzia della persona e della proprietà presente negli ordinamenti giuridici di quasi tutti gli Stati.
D’altra parte corrisponde al naturale e connaturato istinto di sopravvivenza e conservazione e trova rango di norma nel diritto naturale ,o giusnaturismo ,fin dai tempi dei primi filosofi che elaborarono tale concezione giuridica ,quali Cicerone,San Tommaso ,Grozio e Radbruch.
Nel diritto romano, da cui discendono moltissimi degli attuali ordinamenti,veniva lapidariamente statuito con il brocardo:”
Adgreditus non habet staderam in manu”;cioè, non solo hai diritto di difenderti, ma lo hai Punto e basta;’perché mentre ti aggrediscono non hai una bilancia ( staderam) in mano per pesare e soppesare la proporzione fra offesa e difesa.


Così è certamente oltre oceano , dove il diritto alla difesa ,oltre che della persona anche della proprietà ,è norma di rango costituzionale e così è,con automatico esercizio del diritto alla difesa , in Germania,Austria e Svizzera.
Da noi, che dovremmo essere i diretti discendenti di quella cultura romana che ci ha fatto guadagnare l’appellativo di “ culla del diritto “,invece affidiamo alla valutazione di un giudice , non sempre “ magis ratus “,cioè per definizione dotato di maggior capacità di comprendere,stabilire quanto fossimo turbati mentre venivamo aggrediti, e quindi se la nostra difesa sia stata pienamente legittima o eccessiva.
Non so quanti ricordino la trasmissione televisiva condotta da Enzo Tortora degli anni 50/60 nella quale, per stabilire il gradimento del pubblico si usava “ l’applausometro”; andando avanti così dovranno inventare il” turbamentometro “ ed ognuno , per ogni evenienza,dovrà’ portarne uno appeso al collo, come mezzo di prova in caso di reazione ad una aggressione.
Francamente ritengo mortificante per un Popolo , che certamente non è naturalmente incline alla violenza,non tanto il vedersi concesso col beneficio del dubbio l’esercizio automatico di un diritto naturale, ed il doversi quindi sottoporre ad interminabili processi,quanto il doversi sopportare ammonimenti e reprimende di diverse Autorità, ora civili ora morali/religiose, sempre pronte a declinare il buonismo a tutti i costi , ed a porgere l’altra guancia, purché altrui, anche perché, se non ricordo male il Comandamento è “ NON UCCIDERE” e non “ FATTI UCCIDERE “