Noto che tra i miei amici e gli amici di “METROPOLIS più” molti hanno una voglia matta di votare chiunque, purché dia la sensazione di voler cambiare qualcosa. 

Come fare a non comprenderne la ragione? I partiti tradizionali, qualche volta, hanno commesso degli errori, qualche volta hanno tradito l’elettorato, qualche volta hanno preso i voti da una parte e li hanno portati da un’altra, ma soprattutto non ci hanno accontentati nei nostri desideri più inconfessabili. 

I partiti tradizionali, almeno formalmente, non ci hanno dato un reddito senza lavorare, non ci hanno fatto vincere un concorso senza averne i requisiti, non ci hanno promossi a dirigenti mentre al massimo potevamo fare gli inservienti, non ci hanno permesso di sporcare, ancora di più, le nostre città, non ci hanno consentito di non pagare l’assicurazione auto, ecc. 

Sì, di errori ne sono stati fatti molti, ma questo è sufficiente per consentire di affidare il Paese nelle mani di chi non riesce a distinguere un decreto legge da un disegno di legge e continua a cambiare opinione su qualsiasi cosa con la stessa frequenza con la quale cambia una cravatta? 

Lo si può affidare a chi non si preoccupa di apporre firme false? A chi finge di restituire parte del proprio stipendio ma se lo riprende come rimborso spese? A chi dice che gli outlet rovinano le famiglie? Insomma a chi predica bene ma razzola male? E comunque non capisce un bel niente?  

Se devo cambiare il mio medico, perché non ha voluto farmi un certificato falso o perché non mi ha voluto prescrivere un certo farmaco, in quanto poteva essere pericoloso per la mia salute, prima cerco di capire se quello che vorrei scegliere ha almeno la laurea in medicina e sa che firmare un certificato falso è reato. 

Ma soprattutto cerco di capire se, una volta che mi ha messo nei guai, ha un’assicurazione che possa tutelarmi perché, con tutto il rispetto per le preghiere, se il medico si limita a scusarsi e si affida solo a un atto di dolore non mi basta.