Ieri, molti partecipanti ad un convegno al quale, con piacere, sono intervenuto, mi hanno chiesto cosa personalmente intenda per “soggetto politico post ideologico”: cerco di spiegarmi meglio.

Il soggetto politico post ideologico, al quale sto lavorando insieme a tanti amici, non è un organismo nato per dimenticare o smentire le ideologie, non certo gli ideali, ma uno strumento attraverso cui costruire soluzioni concrete ed una classe dirigente che sia adeguata all’attuale momento storico ed economico e che risponda realmente agli elettori. 

Perdonatemi per la banalizzazione del concetto che sto per esprimere, lo faccio solo per non occupare troppo spazio a chi ha l’amabilità di leggerci e per favorire la semplificazione del nostro ragionamento. 

Se la Sicilia, per crescere, ha bisogno di autostrade, strade, ferrovie, scuole, impianti sportivi, servizi efficienti, ecc. per deliberarne la realizzazione non serve richiamarsi né a Marx, né a Nietzsche, né a Smith, né a Pareto, bisogna invece capire che un Paese è veramente unito se si sviluppa in maniera armonica in tutti i suoi settori ed in tutti i suoi o territori. 

Per riuscire in questo “ovvio” risultato, il governo, al di là della propria ispirazione ideologica, deve investire in infrastrutture e servizi che colmino le differenze esistenti, contribuendo a creare lavoro, non ad affermare un’ideologia.