Favignana è la patria delle tonnare; nell’Isola, recentemente, era stato riaperto uno storico stabilimento per la lavorazione di questo prezioso ed invidiatissimo prodotto ittico dei nostri mari. 

A Favignana, alle scorse europee, hanno votato in pochi, solo il 24,36% e la Lega è stato il primo partito. Il partito del “capitano” ha conseguito 269 voti su 957 votanti, ottenendo il 29,11% del totale. 

Ebbene, grazie ad un provvedimento del ministero delle risorse agricole, alimentari e della pesca, a quel tempo retto da un leghista, a Favignana è stata affidata una quota tonno del tutto insufficiente a garantire la produzione dello stabilimento, che pertanto, in assenza della revoca di quella sciagurata decisione, ha dovuto rivedere del tutto i suoi programmi di sviluppo. 

Agli abitanti di Favignana dico che sono stati dei “creduloni”, al Ministro delle risorse agricole, alimentari e della pesca dico vergogna! Ai sardi, a cui vogliono togliere parte delle loro quote di tonno, alimentando un’ingiusta guerra tra poveri, dico che bisogna cominciare a lavorare insieme per un modello politico diverso. 

A tutti i siciliani ricordo che armare il nemico è sempre molto pericoloso, soprattutto se, come noi, di armi per imbastire una qualche reazione non ne abbiamo nessuna.

In questi casi la generica attesa di tempi migliori rappresenta il più abile alleato dei nostri peggiori nemici e non capirlo è davvero grave.