A spendere male non ci vuole molto, basta sommare malafede e incompetenza, come in Italia, purtroppo, accade molto spesso.

400 esperti per affrontare i problemi legati al Covid, ma non per risolverli, dato che a risolverli sono stati i vaccini prodotti dalle case farmaceutiche private, 300 manutengoli per individuare e programmare la spesa delle risorse del recovery fund,, senza che per il Sud sia cambiato nulla di significativo e senza che al Sud si accaduta qualcosa che potesse contribuire a smuovere la palude in cui si trova. 

Oltre 12.000 magistrati per assicurare che i processi durino decenni, ma pochi medici, pochi infermieri, pochi docenti, poche infrastrutture, poco lavoro, tante elemosine del tutto inutili ed un Parlamento ormai ridotto al ruolo di comparsa. 

Gli italiani che, votando per i variegati e male assortiti partiti della maggioranza, lo hanno permesso, rinunziando al loro potere di scelta, adesso è molto probabile che si beccheranno una pesante patrimoniale e altre tasse per pagare esperti e consulenti ma non per vedere realizzate le opere pubbliche necessarie a farci uscire definitivamente dalla crisi.

L’Italia ha bisogno di investimenti infrastrutturali imponenti, senza queste opere nessuno verrà a spendere i propri soldi nella realizzazione di aziende solide, né a costruire quelle centinaia di migliaia di posti di lavoro che ci servono.  

Eppure si cincischia con misure tampone che non produrranno nulla di serio e si tentenna sulla riforma del reddito di cittadinanza, che non può continuare ad essere improduttivo.