Cari amici di METROPOLIS PIU’, devo confessarvi che, a volte, non riesco a comprendere come mai, osservando un uomo che indica la Luna, si preferisca guardare il suo dito e non ciò che ci mostra. 

Forse può sembrare una banalità, ma la mia sensazione è che quanto sta accadendo sia molto simile agli eventi di questi giorni. 

È plausibile che nel mondo dell’informatica, delle videocamere collocate ovunque, dei satelliti super sensibili, del telefonini di ultimissima generazione, ci sia ancora chi protesta per il fatto di dover esibire il green pass, perché non vuole essere “tracciato”, dunque, a suo dire, per difendere una male interpretata privacy? 

È plausibile che, dopo secoli di vaccini di ogni genere, molti dei quali obbligatori da decenni, ci sia ancora chi ne metta in discussione l’efficacia, pur tenendo conto dei loro limiti? 

È logico che, a fronte dei dati secondo i quali i vaccinati rischiano molto ma molto meno dei non vaccinati, ci siano ancora persone che temono il vaccino più del virus?

Personalmente ho sempre creduto che il buonsenso, alla fine, non possa che prevalere, tuttavia ho sempre diffidato della strumentalizzazione posta in essere da chi, per affermare le sue tesi, confida nella paura o nella disinformazione dei suoi interlocutori, strumentalizzandone le reazioni, che spesso non hanno alcun senso logico. 

Ad ogni modo c’è una cosa che, nonostante tanti anni di politica, non riesco a spiegarmi. Come mai leader affermati, o presunti tali, leader di partiti importanti, che si candidano a guidare il Paese o che lo guidano tuttora, non abbiano ancora compreso che, come dimostra il numero fortunatamente crescente dei vaccinati, a cavalcare l’onda provocata da proteste senza senso, alla fine, non si cava un ragno da buco, anzi, si rischia di perdere il consenso di chi mostra di avere buonsenso e rispetto verso se stesso e verso gli altri, soprattutto quelli che, per le loro patologie, non possono vaccinarsi?