di   Vito Pirrone

Dal primo  gennaio 2023 con l’entrata in vigore della riforma della  giustizia, promossa dal ministro Cartabia,    sarà vigente il diritto all’oblio per gli assolti,  sicché   imotori di ricerca dovranno depennare i nomi  degli assolti  dalle notizie circolanti in rete  sulle inchieste   da cui sono  risultati innocenti. 

Con la  conclusione favorevole del processo penale  (o del  procedimento nel caso  che non sia stata disposta lacitazione a giudizio), l’interessato  potrà   richiedere ed ottenere  un provvedimento  di deindicizzazionedall’ufficio che  ha emesso la sentenza di assoluzione o il decreto di archiviazione.

Ciascuno  può pertanto chiedere al titolare  del trattamento ( del quotidiano o  della  banca dati)   la deindicizzazione   della notizia dai motori di ricerca, che in pratica     non potranno “mostrare” più   i risultati di cui l’ interessato ha chiesto   l’oscuramento.

L’art,  64 ter delle norme di attuazione e transitorie del codice di procedura penale,  (rubricato  : “ diritto all’oblio  degli imputati e delle persone     sottoposte a ad indagini”) prevede   che la persona  nei cui   confronti sia stata  emessa  una sentenza  di proscioglimento  ovvero un provvedimento di archiviazione   può richiedere  che sia preclusa  l’indicizzazione  o che sia disposta  la deindicizzazione  sulla rete   internet, e dai motori di ricerca   di contenuti  relativi  al procedimento penale ,e dei dati personali  riportati  nel provvedimento giudiziale.

La Corte  di Giustizia dell’Unione Europea, con sentenza  del l’8  dicembre  2022, si è pronunciata sul diritto  all’oblio , sancendo  un importante principio di diritto,  legato  alla concreta applicazione  di quanto previsto dall’art. 17  del Regolamento l’U. E.679/2016. 

Deindicizzare significa che attraverso  particolari procedure tecniche ,  all’interno dell’articolo , il nome del soggetto interessato  non appaia  sui motori di ricerca  . 

Al plauso per la norma,  restano  da definire il trattamento dei casi  di procedimento penale risalente nel tempo e di non attualità  di  interesse della notizia , o ancor più nell’ipotesi di intervenuta riabilitazione.