Il mondo attraversa un periodo particolarmente difficile e Papa Francesco, che questa mattina è tornato alla casa del Padre, ce lo ricordava ogni volta che poteva, fino alla benedizione Urbi et Orbi della giornata di Pasqua.
Milioni di uomini e donne, ogni giorno, rischiano di essere uccisi, a causa di guerre che potrebbero distruggere intere civiltà.
Troppi governanti mostrano scarsa attitudine nei confronti del buonsenso, dell’equilibrio, del progresso.
Molte persone confondono la pace con la resa, altre confondono la vittoria con la giustizia, il tutto mentre c’è chi preferisce che i problemi vengano semplicemente gestiti e non risolti.
Alcuni ritengono che la libertà rappresenti un valore disgiunto della responsabilità e confondono l’eguaglianza nei diritti, nei doveri e nella dignità con l’appiattimento delle sensibilità, delle intelligenze, delle competenze, delle abilità.
Troppo spesso si corre verso chissà cosa, trascurando le esigenze di chi non può farlo e dimenticando il concetto di pari opportunità, ma soprattutto trascurando il dovere di renderlo sempre pieno e concreto per tutti.
In questa situazione, appena descritta in sintesi, la Chiesa deve scegliere il successore di Papa Francesco e stabilire in che direzione andare.
Tra 15/20 giorni si terrà il conclave e cominceranno le votazioni in attesa della famosa “fumata bianca”.
Per scegliere il successore di Pietro ci saranno 136 cardinali, 53 saranno europei, 16 verranno dall’America del Nord, 4 dall’America Centrale, 17 dall’America del Sud, 18 verranno dall’Africa, 24 dall’Asia e 4 dall’Oceania.
La composizione del collegio cardinalizio è quindi molto diversa da quella che condusse alla elezione di Papa Bergoglio.
Questa volta il mondo nella sua globalità sarà molto più presente nella Cappella Sistina e saranno molto più presenti le varie sensibilità religiose, civili, culturali.
L’Illuminazione divina che indicherà la via ai Cardinali e che porterà alla scelta del successore di Papa Francesco potrebbe non essere rapida, ma è molto auspicabile che il tempo non sia lungo, perché la situazione globale non può permettersi alcun vuoto.
Che l’anima di Papa Francesco riposi in pace.
