E macari sta duminica semu cca a cuntari cunti e canti. Insomma, anche questa domenica andiamo avanti, come facciamo ormai da anni, con la pubblicazione della nostra sintetica rassegna di termini e di modi di dire della splendida lingua siciliana.
È noto che lo facciamo sorridendo di noi stessi, ma anche per aiutare coloro i quali parrunu co’ tischi toschi e non capisciunu quantu è bellu parrari all’usu de’ nostri nonni. Accussì non si sbagghiunu ‘i congiuntivi, ca non sunu miricini ppi ll’occhi micciusi!
Lo facciamo pure per fare in modo che il povero carabiniere di Belluno o di Pordenone, chiamato a trascrivere una intercettazione, non abbia particolari difficoltà nel comprendere ciò che ascolta. Le incomprensioni possono scatenare reazioni pericolose e non non vogliamo che accada.
Buona lettura a tutti pari.
FARI TRASIRI ‘U SCECU P’A CURA
Vuol dire fare cose impossibili o comunque sbagliate.

IRI ARRERI COMU ‘U CURDARU
La frase indica chi non riesce a fare alcun passo in avanti e qualsiasi cosa faccia va indietro, esattamente come fanno gli antichi produttori di cordame. A Siracusa, ad esempio, esiste la grotta dei cordai, ma l’attività si svolgeva in tutta la Sicilia, soprattutto nelle località marinare come Trapani, Mazara, ecc.

FARICI NESCIRI ‘I PERI DI FORA
Vuol dire andare oltre il consentito, esagerare.
 
NON POZZU CAMINARI E HAIA CURRIRI
La frase viene pronunziata da chi è costretto, suo malgrado, a far cose al di sopra delle sue possibilità.
 
UNNI MANGIANU TRÌ, MANGIANU QUATTRU
Ciò che basta per tre persone, può bastare anche per quattro. C’è sempre la possibilità di ospitare o far sedere a tavola una persona giunta all’ultimo minuto. Sembra la filosofia che ha ispirato il musical “aggiungi un posto a tavola”
  
ESSIRI AMICU DI L’AMICI
Significa essere amico di tutti, socievole e molto disponibile, ma vuol dire pure essere amico di amici poco raccomandabili. Si identifica così qualcuno che ha amicizie mafiose.  
 
ESSIRI ‘N PEZZU DI NOVANTA
Anche questa è una frase riferibile al linguaggio mafioso, ma in forma traslata significa essere uno che conta, che incute timore, o che impone rispetto e sudditanza a chi spera di ottenerne delle utilità.
 
N’AVIRI VUCI ‘N CAPITULU
Vuol dire non contare niente.
 
PAROLA DI RE
Significa “parola d’onore”, promessa che non può e non deve essere tradita.
 
LASSARI FARI A DIU
È un modo per affidarsi a Dio quando non si riesce a risolvere qualcosa.
 
PIGGHIARISI IATTI A PITTINARI
La frase vuol dire assumersi incombenze assai gravose e correre dei rischi. Si può dire pure “pigghiarisi i corna di ‘nterra”.
  
ESSIRI A CAVADDU
Significa rrovarsi in una condizione di privilegio o diu vantaggio rispetto ad altri .
 
 OCCHIU VIVU!
 È un invito a stare all’erta!
 
TUCCARICI L’OVU A  IADDINA
La frase significa voler vederci chiaro, accertarsi delle reali intenzioni di qualcuno per prevenire qualche brutta sorpresa. 

VIRIRI ‘A CARTA MALA PIGGHIATA
Vuol dire accorgersi che qualcosa non sta andando per il giusto verso. È una frase derivata dal gioco delle carte.
 
ATTACCARI ‘U SCECU UNNI VOLI ‘U PATRUNI
La frase significa sottomettersi alla volontà dei più forti o, a volte, dei più prepotenti.
 
CHISTU E NENTI SU’ PARENTI
Si tratta di un paragone tra persone o cose di poco valore.
   
FARI MALA VITA PPI NON PARRARI
Significa vere male e subire la volontà di altri, preferendo tacere, senza trovare la forza di imporre le proprie idee.
 
MITTIRISI ‘U CORI ‘N PACI
Vuol dire rassegnarsi o tranquillizzarsi. Si può anche dire “stuiarisi ‘u mussu”.
 
LICCARISI ‘A SARDA
Il significato di questa frase è essere ridotti in miseria. La sarda, infatti, è stata sempre considerata un pesce per poveri. In realtà è molto buona e combatte il colesterolo cattivo.
  
AVIRI ‘A NASCA ALL’ARIA
Equivale a dire di avere la puzza sotto il naso, cioè essere antipatici, vanitosi, superbi.
 
SORDI DI JOCU, LASSALI DDOCU
I soldi vinti al gioco, spesso, vengono rigiocarti. La frase induce a non contare molto sui soldi vinti al gioco, perché potrebbero essere ripersi. FARI ‘U CURNUTU

ESSIRI PACINZIUSU
Vuol dire dimostrarsi molto pazienti.
  
AVIRI L’OVU VUTATU
Vuol dire essere irrequieto e di cattivo umore, come le galline prima che depongono l’uovo che non si trova nella posizione più corretta. 

TIRITIPPITI E TIRITAPPITI
Rappresenta un modo simpatico e sbrigativo per abbreviare un discorso, una forma siciliana per dire eccetera, eccetera.   

O DI BONU E BONU, O DI MALANDRINARIA
La frase significa o con le buone o con la prepotenza tipica dei malandrini.