Quando Giorgia Meloni, prima nella storia d’Italia, fu eletta Presidente del Consiglio dei Ministri, l’informazione stupida e faziosa, non essendo pronta a dire altro, ritenne che, per gettarle addosso discredito, bisognasse usare il vecchio metodo della “merda sul ventilatore”, con l’auspicio che qualche schizzo le arrivasse addosso. Ci provarono con la vicenda del padre, con le prese di posizione giovanili, con qualche battuta volutamente e strumentalmente male interpretata, ma non ci riuscirono. Con Elly Schlein l’informazione stupida e faziosa, ma di segno politico opposto, sta tentando di rendere la pariglia, con la presunta ricchezza della famiglia di origine, con il suo presunto scarso attaccamento all’Italia, con la “fluidità di genere” e con tante altre questioni, assolutamente marginali, le quali, ammesso e non concesso che siano vere, non inciderebbero neanche di un micron nella vita del nostro Paese e di noi cittadini. Se qualcuno pensa che io nutra profonda disistima e notevole disgusto per chi, da una parte e dall’altra della barricata, utilizza simili sistemi di lotta politica, sappia che ha fatto centro. Il compito nobile dell’informazione, come ci hanno insegnato personaggi quali Montanelli, Costanzo, Biagi, Angela, Ghirelli, ecc. è quello di far conoscere e ben spiegare i fatti, nella maniera più chiara e trasparente possibile, non certo quello di spacciare per notizie il proprio stato d’animo, i propri interessi di bottega, i propri rancori personali, la propria amarezza per una sconfitta e la propria gioia per una vittoria, perché non è con questi elementi che si riduce il tasso di disoccupazione, e non è con questi elementi che si pagano i conti del droghiere o le bollette di luce e gas degli italiani. Dimenticavo: la stampa che sostituisce le notizie con il gossip punta molto sull’incapacità dei cittadini di saperne notare la differenza. Insomma, puntano sulla stupidità del pubblico. È chiaro, no?