Nei sedicenti partiti di oggi, quelli che si consultano sulle piattaforme pilotate da elaborati software, ci sono pseudo dirigenti cresciuti come polli in batteria e dirigenti cresciuti come polli ruspanti, allevati per strada, a contatto con i veri problemi dei cittadini, che sono anche i loro non perché qualcuno glieli racconta, ma perché li vivono.
I primi inseguono teorie politiche fantasiose, eseguono gli ordini dell’allevatore ed hanno bisogno di chi li nutra e li curi, altrimenti muoiono di fame o si ammalano.
I secondi sanno come procurarsi il cibo e il consenso necessari per vivere, sono resistenti e sanno cosa serva realmente alla società nella quale operano.
Le elezioni primarie sono utili a scegliere non solo chi è ritenuto più onesto, competente e stimato, ma anche ad evitare che a rappresentare i cittadini siano polli d’allevamento in attesa di un padrone che li nutra.
Una classe dirigente priva di autorevolezza e competenza, infatti, per ottenere un seguito, ha bisogno di corrompere, o di farsi corrompere, facendosi strada nell’impervia, ma penetrabilissima, miseria umana, oppure ha bisogno di esasperare gli animi e generare odio e invidia sociale, spacciandoli per onestà. Una classe dirigente onesta, abile e competente ha solo bisogno di avere buone idee e di poterle comunicare.
La miseria e l’odio non mi pare che abbiano mai prodotto lavoro, né benessere, né sicurezza, né efficienza, né libertà, né giustizia. Spesso, invece, hanno prodotto dolore, sofferenza, ingiustizie, violenza e vittime, come comincia ad accadere in Italia. Talvolta il buonsenso si nasconde per paura del senso comune!