Quando i partiti rinunziano ad individuare e formare la classe politica dirigente, quando il Parlamento rinunzia a varare riforme che rendano le Istituzioni più efficienti e giuste, quando i cittadini gettano la spugna e smettono di partecipare alla vita della propria comunità, la selezione di chi deve guidare il Paese la fanno da una parte i delinquenti e dall’altra i magistrati, come accade ormai da oltre un quarto di secolo nel silenzio e nel disinteresse più assoluto dei cittadini che da tempo hanno smesso di partecipare alle scelte che la politica compie nel loro nome. 

Posto che, ovviamente, non si può accettare la selezione per via criminale, oggi il tema è dunque il seguente: chi seleziona e controlla i magistrati? 

Altri magistrati. Chi indaga sui magistrati? Altri magistrati. Chi giudica i magistrati? Altri magistrati. Chi paga per gli errori dei magistrati? I cittadini! 

Chi seleziona i parlamentari? Un numero sempre inferiore di elettori.

Cosa si sta facendo per riportare i cittadini alle urne e convincerli che scegliere è meglio che non scegliere? Nessuno!

Se questa è democrazia, se questo è equilibrio dei poteri, se questa è sicurezza io sono il “genio della lampada”. 

Insomma: o la politica torna a fare onestamente il suo mestiere o vivremo in una pericolosa oligarchia priva di qualsiasi responsabilità, ma con il potere di levarci la libertà e la sicurezza.