Il PD sostiene di poter vincere le elezioni, alleandosi con i cinque stelle e spera che qualcuno ci creda. 

La Lega è convinta che basti una felpa per creare l’identità di un popolo e qualcuno ci crede, forse anche in vista di una federazione con Forza Italia e con gli altri partiti di centrodestra, con la quale, però, Fratelli d’Italia intende dialogare, ma nella quale non vuole entrare, almeno per il momento. 

Insomma: siamo alle solite. Nel dibattito politico si parla di tutto, si guarda alle poltrone ma nessuno si occupa della Calabria, della Sicilia, né del sud in genere i cui problemi restano costantemente fuori dall’agenda di governo. 

Avete sentito dire a qualcuno cosa si voglia fare per riaprire la Catania/Palermo? E per impedire che nei nostri mercati continui a venire introdotto il grano trattato con prodotti nocivi proveniente da Canada e da altri paesi meno controllati del nostro? 

E dei 50 mila siciliani emigrati tra il 2018 e il 2019 chi ne parla? Non mi sembra che le reti nazionali della Rai, né quelle di Mediaset vi abbaino dedicato qualcosa di più serio che non le solite chiacchiere fondate sui luoghi comuni.  

Capite perché serve un forte partito che rappresenti l’Unità dei siciliani e di tutti i cittadini del Mezzogiorno?

È per questa ragione che bisogna metterci la faccia e partecipare in prima persona,  poiché nulla cambia senza la partecipazione. Nulla cambia con la rassegnazione.

Attenzione, però, guai a credere alle sirene, guai a farsi inebriare da chi si accorge del Sud solo quando deve venire a prendere i voti, perché i voti ottenuti in questo modo continueranno a consentire ai partiti che li raccolgono mentendo di decidere altrove le sorti delle nostre regioni.