“Ieri, finalmente, mi è arrivato il libro dal titolo “Le avventure di Porcu Porcu”, scritto dal mio amico Massimo Polimeni, con cui ho condiviso più di un’avventura giornalistica.” 

“Ufficialmente il testo si presenta come un originale raccolta di fiabe e racconti per bambini tra gli 8 e gli 11 anni ma, vi assicuro, è molto di più.” 

“Per questo motivo farebbero bene a leggerlo anche gli adulti, magari insieme ai figli o ai nipoti, durante una delle tante serate d’inverno, quando è sconsigliabile stare fuori.” 

“Nella trama delle varie storie, che vi prego di leggere, è possibile trovare tante affinità con fatti e misfatti di tutti i giorni e magari sarà un modo come un altro per aiutare i più piccoli a comprenderne il senso”.

Questo post l’ho pubblicato poco dopo aver sentito telefonicamente Massimo e non sospettavo affatto che già stesse male, né lui, durante la nostra conversazione, ha fatto cenno alle sue condizioni di salute.

Pochi mesi dopo, però, la terribile malattie che si era impossessata del suo corpo ha avuto il sopravvento e così Massimo ci ha lasciati. 

Perché ho voluto pubblicare questo articolo? L’ho fatto per ricordare un caro amico, un gran signore, un bravissimo dirigente del settore aereo, un arguto giornalista, un abile scrittore, un padre, un nonno ed un marito amorevole e generoso. 

Credo che una persona come lui lo si debba ricordare anche solo per il piacere di farlo, magari lo viene a sapere e se ne compiace.