di Vito Pirrone

Il caso di Denise Pipitone  è nuovamente al centro della cronaca, dopo che lo scorso 23 marzo, la giovane  Olesya Rostova, davanti alle telecamere di una trasmissione russa aveva rivolto un appello per trovare la madre naturale. Furono subito notate dalle foto e immagini tratti somatici con una certa somiglianza della ragazza con Piera Maggio e Piero Pulizzi (il padre naturale). Diverse  le coincidenze,  con la piccola Denis, come l’età delle due bambine al momento del rapimento.

Inutili i contatti  del legale di Piera Maggio con la tv russa per un confronto del gruppo sanguigno e del DNA.

Il caso è diventato da subito un evento mediatico. 

Ma è stata ampimente criticata la scelta della televisionerussa di non volere rivelare subito a Piera Maggio, la madre della piccola Denis, i risultati degli accertamenti ematologici.

La trasmissione russa pur di costruire uno scoop ha abusato dei  sentimenti  e della sofferenza di una madre che da diciassette anni si batte con strenuità alla ricerca della propria figli che le è stata sottratta.

Andata in onda la trasmissione della tv russa, è stata confermata la notizia che Oleysa Rostova non è Denise Pipitone, e l’annuncio è arrivato senza dover aspettare il test del Dna, ma dall’analisi del solo gruppo sanguigno. 

E’ evidente che la trasmissione russa ha giocato sul dolore  di Piera Maggio. La scelta cinica di  svelare solo in diretta televisiva la verità a Piera Maggio è un modo di giornalismo di inchiesta alquanto nauseante e non professionale.

Il comportamento  dei responsabili della trasmissione russa  è altamente disgustoso; si spera che tuttociò serva almeno ad attivare l’Autorità Giudiziaria e gli investigatori a verso nuove ricerche per trovare Denis.

È veramente vergognoso quanto successo  sul presunto ritrovamento di Denise Pipitone in Russia! Ed è  inammissibile che una tv  strumentalizzi in maniera così  indecorosa una vicenda dolorosa e straziante. Quello subito da Piera Maggio in questi giorni è stato un atto di violenza inaccettabile.