Non sarebbe male se, oltre a chiederci di stare in casa, oltre a chiederci di essere cauti, com’è giusto che sia, qualcuno ci dicesse cosa fare per accelerare la ripresa, per incrementare l’occupazione, per realizzare le infrastrutture di cui il Paese ma soprattutto il Sud e la Sicilia hanno bisogno. 

Oltre ad interventi finanziari importanti a sostegno delle imprese e delle famiglie,  oltre alla realizzazione delle opere pubbliche a supporto dello sviluppo, penserei ad un drastico taglio delle procedure burocratiche, per favorire il riavvio, o la riconversione di attività esistenti e l’avvio di attività nuove. 

Credo che una cosa molto semplice, in deroga a qualsiasi norma in vigore, sarebbe sostituire il sistema concessorio con il sistema asseveratorio, che responsabilizza sia l’utente, sia la Pubblica amministrazione. 

Ne sono convinto poiché credo che l’esigenza di riavviare le attività e far ripartire l’economia potrebbe essere l’occasione per compiere alcuni interventi che ci libererebbero dalle numerose ipocrisie riguardanti alcuni settori nei quali prima si disciplina, poi si vieta, poi si sanziona, ma alla fine non si eseguono le sanzioni.perché non ci sono le risorse economiche o il coraggio per eseguirle. Un intervento

Paradossalmente tutto questo accade perché in questi ambiti, che sono parecchi,  si preferisce non intervenire, nonostante attraverso alcune specifiche misure si potrebbero procurare notevoli risorse per un bilancio pubblico in grossa crisi di liquidità. 

La regola dovrebbe essere meno burocrazia, più responsabilità, più buonsenso e meno chiacchiere.