Come ho già avuto modo di riferire agli attenti lettori di METROPOLIS Più, l’Italia usufruirà della possibilità di indebitarsi e spendere circa 209 miliardi di euro e il governo che fa? 

Propone una commissione per stabilire come e arriva alla conclusione di fare solo ciò che risulterebbe pronto, al di là della sua reale utilità, ed invia tutto all’Europa che,-ovviamente approva. 

Cari politici della domenica, cari ministri, provate a venire al Sud ed in Sicilia e forse capirete che per decidere come spendere quella somma non serva affatto una commissione, serve solo un po’ di buonsenso per capire che l’Italia è una se si sviluppa allo stesso modo, con gli stessi servizi e le stesse infrastrutture. 

In tal senso vale a poco sostenere che si possono finanziare solo le opere il cui iter realizzati o è già pronto, perché è come se il cane volesse mordersi la coda. 

Come si fa a rendere esecutive opere che sono prive di finanziamento? Come si fa a predisporre e pagare i progetti?

Non si finga di non sapere o di non capire, non si ignorino le condizioni degli enti o locali o delle regioni, soprattutto di quelli del Sud.

Si eviti di fingere che l’Italia, in simili condizioni, sia una, come si potrebbe pensare leggendo la Costituzione.

Sapete perché non bisogna sbagliare e perché sarebbe stato necessario usare il Recovery Plan per perequare le condizioni del Sud? 

È molto semplice: perché quel debito lo pagheremo tutti, non solo quelli che hanno già autostrade e treni superveloci inseriti tra le opere da realizzare.