Il testo della legge delega in materia fiscale, nonché il combinato disposto delle dichiarazioni rilasciate tempo addietro dal Presidente della Repubblica, dal Governatore della Banca d’Italia, dal responsabile dell’ABI, in occasione della giornata del risparmio, mi fa temere per i risparmiatori, per i proprietari di casa, che sono circa l’85% degli italiani, e per i cittadini in genere. Appare evidente che qualcuno sta pensando a come togliere quel poco che si possiede dalla disponibilità di chi l’ha faticosamente raccolto, anche se l’attuale governo dovrebbe pensarla in maniera differente dal precedente. Tutti sono d’accordo sul fatto che si debba utilizzare la grossa mole di risorse contenute sui conti bancari, alcuni vorrebbero farlo forzatamente, attraverso una politica che adoperi la leva fiscale, altri guardano ad agevolazioni riguardanti forme di investimento agevolate. Resta il fatto che molti hanno messo gli occhi sui circa 2.000 miliardi di euro, 126 solo nel 2020, che gli italiani conservano in banca e quindi è bene stare all’erta, per evitare qualche brutta sorpresa, magari notturna, come accadde qualche anno addietro, quando fu inventata una tassa molto salata sui sudati risparmi di milioni di italiani, lavoratori e pensionati.  Qualcuno dirà che le dichiarazioni ufficiali sembrerebbero di segno opposto. Ma allora se è così, perché continuare a sventolare un simile provvedimento?