Torniamo sul tema della sicurezza degli edifici scolastici. Secondo uno studio della CGIL siciliana, su 4.173 costruzioni a ciò adibite presenti nella nostra regione, il 70% non ha la certificazione di agibilità e l’80% non dispone dell’importantissima documentazione che ne certifichi l’efficacia delle dotazioni  antincendio, anch’essa prevista dalla legge. 

Tra le 498 scuole in possesso di quest’ultima attestazione, solo il 10% dispone del nulla osta provvisorio, mentre il 37% degli edifici, pari a 1.551, non è in regola per ciò che riguarda la messa a norma degli impianti elettrici. 

Particolarmente grave è la situazione delle scuole edificate in zone classificate come sismiche di primo e secondo grado, sono ben 3.700, e nonostante sia nota la situazione dei frequenti movimenti tellurici dell’Isola, solo 488 sono munite di certificato di conformità ai vincoli previsti per questo genere di fattispecie e solo il 25%.  degli istituti è stato progettato tenendo conto dei requisiti di antisismicità.

Sempre per quanto riguarda le verifiche previste per simili ipotesi, le percentuali di regolarità sono piuttosto basse, appena il 21%. 

La situazione non è migliore per quanto riguarda l’abbattimento delle barriere architettoniche, con 1.443 edifici scolastici, pari al 34% del totale, non in condizione di piena accessibilità, mentre nel 9% dei casi è ancora presente il grave problema dell’amianto.

Nello studio compiuto dal sindacato, le scuole siciliane classificate come “molto problematiche” sarebbero 72, di cui 28 a Palermo e 13 a Trapani, mentre quelle incompiute sarebbero 10, a fronte di un fabbisogno finanziario stimato pari a circa 150 milioni di euro, oltre 15 milioni per la realizzazione di due grandi poli scolastici nel capoluogo, 16 destinati a Messina e 9,2 a Catania, per un totale, probabilmente al ribasso, che sfiora i 200 milioni. 

Per tornare ai crolli, nell’anno scolastico 2020/2021, gli episodi verificatisi sono stati 36, di cui 12 si sono registrati in regioni del Sud o nelle Isole, causando il ferimento di quattro persone. 

La gravità del dato appare più significativa se si tiene conto del fatto che, tra il 2013 e il 2021, il numero totale di crolli censiti è pari a 363, con 63 feriti, a conferma delle pessime condizioni generali in cui versano gli istituti scolastici dl nostro Paese.