Catania non dispone di un “planetario”, né di un museo delle cere. Catania non dispone di una grande pinacoteca degna di questo nome, né di un “luogo della memoria” dei propri uomini illustri. 

Catania non dispone di luoghi pubblici da mettere a disposizione di artisti, musicisti, attori, per consentire loro di sviluppare il talento di cui sono dotati, né dispone di adeguati e sufficienti luoghi di aggregazione. 

Ognuna di queste destinazioni, che ovviamente sono assolutamente ipotetiche ed esemplificative, potrebbe trovare forme di collaborazioni sinergiche con partner privati o con istituzioni nazionali e straniere, eppure tutto è fermo: persino la fantasia.

Non si può vivere di “fortuna”, non ci si può affidare solo al vulcano, al clima, al barocco e al mare, si può e si deve fare di più per indurre i turisti a non fuggire dopo poche ore, a pernottare in città e per raggiungere un simile obiettivo bisogna realizzare le occasioni che lo permettano.